parliamo d’altro, Vita, passioni, idee...Com’è il campione fuori dallo sport

« Older   Newer »
  Share  
dingi
view post Posted on 21/9/2009, 11:34




Luca TONI
«Che vita: biliardino casa e crescentine Ma la discoteca no»

«Ah!». Proprio «Ah!», intesa come esclamazione di sorpresa. Si può? Chissà, forse, signor Luca Toni, facciamo finta che lei sia uno qualunque, immaginiamolo come il bel giovane della porta accanto: quello che quando torna al paese, che poi è una frazione, lo salutano tutti perché tutti lo conoscono; e le ragazze gli mormorano dietro, perché tutte se lo vorrebbero sposare; e le comari (come si dice comari a Modena?) se la ridono perché quello lì - figurati! - sta con una modella vera. Quello, sì, che è dovuto emigrare dal Nord al Sud e poi al contrario fino a su su in Germania. Se si può ce lo dica lei, Luca: si può non parlare dei suoi gol in Italia e nel mondo? Ce lo dica lei se si può parlare d’altro che non sia la sua mano che attorciglia l’aria dietro l’orecchio. «Ah!». Non è facile togliere i pantaloncini e gli scarpini e le coppe e parlare... d’amore per esempio? Ci dica Toni, qual è la cosa più romantica che ha detto la sua «morosa» e viceversa?

«E no, queste sono cose personali» . E certo! E’ lì che vogliamo andare, nel personale, del resto conosciamo tutto. «Ah!» Chissà se si può spiarle quegli occhi sbarrati stupiti, arrabbiati, allegri, incantati; chissà se si può attraversare quei suoi due metri scarsi in lungo e in largo per vedere cosa c’è che non sappiamo. Si può? Chissà: bello però è bello ’sto ragazzo.



E’ nato a Pavullo nel Frignano, sulle colline modenesi. Che ricordo ha della vita di paese?

«In realtà a Pavullo sono nato solo perché lì c’era l’ospedale, ma io sono di Stella, sempre nella stessa zona. Ci sono rimasto fino a 16 anni, poi sono andato a giocare a calcio. Si stava bene, avevo un bel rapporto con tutti. Lì ci si conosce tutti, la vita è più facile».

Stella è una frazione di Serramazzoni, in provincia di Modena: se dovesse fare il testimonial del paese in cui è cresciuto, cosa direbbe, cosa sponsorizzerebbe?

«Io sono già testimonial della mia Regione (il calendario con le foto di Toni che pubblicizza, in tedesco, l’Emilia Romagna per la Germania, è andato a ruba…, ndr). Comunque consiglierei di venire da noi per il mangiare, ci sono belle trattorie, ambienti familiari, serenità. E poi ci sono le montagne».


Ha nostalgia della sua terra?

«Più viaggi più ti rendi conto che l’Italia è il Paese più bello del mondo, quindi ho nostalgia di tutta l’Italia. Infatti appena posso ci vengo, anche per un giorno».


Tornare è un desiderio più forte di qualsiasi proposta professionale?

«Non vedo l’ora di tornare».


Quando succederà?


«Un giorno, non so, appena ci saranno i presupposti».

Su Wikipedia è scritto che lei in realtà si chiama Luca Toni Varchetta Delle Cave, un nome che suona nobile, lungo come quello dei brasiliani. E come i brasiliani lei sarebbe chiamato brevemente Luca Toni...

«Macché! Non so come sia uscito questo cognome: io mi chiamo semplicemente Luca Toni».

Sua madre lavorava in una scuola, lei è mai stato da bambino iscritto nella stessa scuola della mamma?

«No, mai».

Invece suo padre era pittore edile, ha mai pensato di fare lo stesso mestiere e soprattutto è in grado di pitturare una parete?

« Non ricordo cosa speravo di diventare se non avessi fatto il calciatore, ho cominciato a giocare molto presto. Però non sono capace di pitturare, quando ci ho provato ho fatto più disastri che altro ».

Se si fulmina una lampadina in casa la cambia o ad alta voce annuncia che si è fulminata, sperando che qualcuno risolva il problema?

«No, no, la cambio. Mi piace occuparmi della casa. Faccio tutto, ma non so cucinare».

E’ vero che va pazzo per le crescentine che prepara sua madre? E cosa sono?

(ha qualche difficoltà a spiegarlo)
«Eh… insomma, le crescentine sono gli gnocchi… si mangiano con l’affettato, è un piatto tipico della mia regione ( attenzione: non lo gnocco classico, inteso come primo piatto, sono un impasto di acqua e farina, fritto; ndr).

Marta, la sua fidanzata, gliele prepara?

«No, però è una brava cuoca, per fortuna. Cucina molto bene soprattutto i primi piatti».

Lei è un emigrato di lusso, non come gli italiani che raggiunsero la Germania in cerca di lavoro. E poi a lei sono venuti a cercarla… Come si vive a Monaco?

«E’ una bella città, molto sicura. Ci sto bene e poi ci sono appunto tanti italiani, circa sessantamila. Quello che mi manca dell’Italia è anche la gente, qui in Germania sono più freddi. Però vedi ragazze sole in giro la notte che non temono niente, sono al sicuro. C’è un sacco di polizia in giro».

Monaco è anche una città giovane e piena di vita.

«Io non esco tanto, penso di sì. Ma in quanto a divertimenti per i giovani, secondo me c’è più da fare in Italia».

Non va a ballare o a bere birra?

« Esco con gli amici, andiamo nei ristoranti a mangiare. Non amo le discoteche. La birra? Solo con la pizza. E il vino, un bicchiere, quando mangio la carne».

E’ vero che poteva diventare campione di biliardino?

«Quando ero ragazzino mi guadagnavo da vivere giocando a biliardino ».
In che senso?
«Facevamo le scommesse e mi pagavo il gelato, in questo senso».
Poi suo fratello le ha fatto provare il calcio vero, è così?
«Mio fratello cominciò a portarmi con sé a giocare a pallone con i suoi amici…»
Così è iniziato il suo sogno. Lo ha realizzato?

«Il mio sogno è conquistato, certo! Ma quando ho iniziato non pensavo che avrei potuto vivere giocando a pallone. Ora sono molto contento, non avrei mai immaginato di partire da un paesino del modenese per andare a vincere la Coppa del Mondo».

Ha paura quando i gol non arrivano? O pensa mai a quando non riuscirà più a segnare?

«Non ho queste paure. Finché vengono i gol, bene, quando non verranno più penserò che è importante averli fatti, no?»

A 32 anni, una lunga storia d’amore con Marta Cecchetto. Non pensate al matrimonio?

«Prima o poi ci sposeremo, anche se cambierà poco visto che viviamo insieme come marito e moglie ».

Anche i figli appartengono alla dimensione del “prima o poi”?

« I figli verranno, li vogliamo, quando sarà il momento verranno ».

La sua fidanzata dice che lei è bello come un surfista californiano, simpatico e intelligente. Non sarà troppo? Insomma, non le manca niente, è per questo che le donne impazziscono per lei…

«Marta è la mia compagna e mi vede in un certo modo, è giusto così, credo. Però i difetti ce li ho anch’io ».

E’ vero che Marta è figlia di un calciatore, ma che di pallone non capisce nulla?

« No, non è vero che il padre di Marta sia un calciatore. Però è vero che lei col calcio… proprio niente. Non le interessa affatto».

E’ riuscito a farle capire il fuorigioco?

«Diciamo che quando siamo insieme parliamo di altre cose, certo non di pallone»

Ha qualche rito scaramantico, qualche piccola mania?

«Manie no, riti scaramantici qualcuno. Ma chi non li ha?»
Per esempio?
«E no! Il rito scaramantico lo conosci solo tu. Non si può rivelare, se no non funziona…»

Le piace leggere? Libri, giornali?

« Leggere mi piace, ma solo giornali. Tanti quotidiani e anche riviste » .

Libri niente?

«No, non leggo libri. Ci ho provato, ne avrò letto uno, forse due, ma non mi piace».

Che rapporto ha con il computer, con Internet? Ci perde tempo, è anche lei su facebook o qualcosa di simile? E sa chattare?

«Internet mi piace, mi incuriosisce ma ci vado solo ogni tanto».

Eppure ha un sito tutto suo. Come mai questa scelta?

«Se n’è parlato e si è pensato che era una cosa buona. E’ un posto dove parlo di me, dove se qualcuno vuole conoscere qualche particolare può venirlo a cercare. Insomma, secondo me va bene, è una buona idea».

E la vengono a cercare i tifosi, le fan?

« Mi dicono che stia andando bene… »

Quando non lavora come passa le giornate?

« Vado al cinema. Faccio passeggiate con la mia morosa».

E gioca alla play station?

«Ci gioco poco».

Dopo tutti questi anni in Germania, avrà sicuramente imparato il tedesco.

«Non lo parlo però lo capisco».

E’ una lingua dura come sembra o al contrario è dolce?
«Il tedesco è duro, duro tutto».


Da bambino ero un campione di calcio balilla, ci vincevo le scommesse, guadagnavo soldi Poi mio fratello mi portò a giocare a pallone con lui e i suoi amici...
Mi piace occuparmi della casa So fare tutto, ma non cucinare Per fortuna Marta invece è brava Prima o poi ci sposeremo e i figli arriveranno Non leggo libri, internet mi piace La birra? Solo con la pizza Monaco è bella, sicura, le ragazze girano da sole anche di notte Però che nostalgia dell’Italia...



:08:
 
Top
...-Yuna-...
view post Posted on 21/9/2009, 18:54




bellissima intervista!!.....le domande x fortuna nn era stupide cm gli fanno sempre ma alcune era giuste....cmq luca cm sempre è un grande e anke bellissimo!!1
 
Top
GiadinaCrazyForLucaToni
view post Posted on 21/9/2009, 20:49




Cioè come dire... è P E R F E T T O ! ! ! ! ! *___________________________* :love:

Perchè questa fortuna ce l'ha Marta?! Mi metterei il cuore in pace se ce ne fosse una di meglio al suo fianco!! :( :cry: :(
 
Top
franka spectra
view post Posted on 28/3/2010, 09:51




Finalmente delle domande non calcistiche!
 
Top
3 replies since 21/9/2009, 11:34   1414 views
  Share